In seguito a rottura del crociato anteriore sarà importante valutare la condizione clinica, i sintomi presenti e condividere con il Pz. le possibilità di trattamento: riabilitativo conservativo (senza operazione) o trattamento post-chirurgico e sviluppare quindi un programma riabilitativo volto al ritorno allo sport nel caso degli Atleti.
Gli ultimi studi scientifici evidenziano un rischio di re-infortunio alto nei giovani atleti che tornano a praticare sport troppo precocemente. Bisogna quindi saper valutare il momento corretto del rientro attraverso parametri normativi e test clinici da eseguire a distanza di 3 – 6 – 9 mesi dall’intervento stesso per ridurre al minimo questo rischio.
L’approccio riabilitativo si basa sul recupero delle piene capacità fisiche tramite la gestione dei sintomi, programmi di esercizi selezionati e l’inserimento di carichi progressivi.
In seguito a lesioni muscolari e/o tendinee sarà importante valutarne la condizione clinica per sviluppare un piano terapeutico adeguato a ridurre le complicazioni che possono derivarne e facilitare la ripresa delle attività fisiche. In base al grado di lesione e al superamento di test clinici sarà possibile stimare il ritorno allo sport praticato.
L’approccio riabilitativo si basa sul recupero delle piene capacità fisiche tramite la gestione dell’infortunio: sia attraverso programmi di esercizi selezionati, sia utilizzando carichi di lavoro progressivi volti ad aumentare la capacità di tolleranza al carico delle strutture muscolo-tendinee che a non perdere la forma fisica durante questa fase di recupero.
In presenza di tendinopatie/tendiniti sarà importante valutare la condizione clinica per sviluppare un piano terapeutico volto a ridurre il dolore e ad aumentare le capacità del tendine di tollerare le attività fisiche a cui è sottoposto.
Il trattamento più indicato è un approccio attivo, in cui la gestione dei sintomi, il monitoraggio di alcuni parametri e l’esecuzione degli esercizi e delle attività fisiche sono fondamentali per la risoluzione del problema.
In questi quadri clinici il riposo prolungato è invece sconsigliato poiché potrebbe ridurre ulteriormente la sua capacità di tolleranza al carico
DISTORSIONI, TRAUMI E LESIONI MUSCOLARI E TENDINE